venerdì 16 ottobre 2009

VOCI DALL'ALDILA'

Il fenomeno delle voci elettroniche, o EVP Electronic Voice Phenomena è conosciuto anche col nome di Metafonia, Psicofonia o Transcomunicazione Strumentale ed ha cominciato a far parlare di sé dai primi anni del 900.

Nel 1934 la medium Bice Valbonesi, alla presenza dell’allora presidente della Società Italiana Studi Psicofonici, Lorenzo Mancini, affermò di aver ricevuto un messaggio dall’aldilà che annunciava la scoperta nel campo dell’elettromagnetismo, qualcosa che avrebbe consentito di parlare coi defunti in maniera diretta.

Dal 12 giugno del 1959 iniziano gli esperimenti.
Un ruolo importante lo ricopre il regista svedese Friederich Jurgenson.
Mentre cercava di registrare il canto di alcuni uccelli dalla finestra di casa attraverso un magnetofono, Jurgenson si accorse, nel riascoltare, che si udivano voci lontane e mormorii che prima non aveva percepito, in cui si sentiva chiamare per nome.

Successivamente fece molti altri esperimenti coinvolgendo numerose persone producendo migliaia di nastri, ipotizzando che queste voci appartenessero a defunti.

Intanto altri studiosi cominciarono a seguire e praticare la psicofonia. Il lettone Konstantin Raudive, che a partire dal 1964, impresse sul nastro circa 72mila registrazioni in diverse lingue. Anch’egli suppose che la loro voce provenisse da un’altra dimensione.

Anche Guglielmo Marconi cominciò ad interessarsi al fenomeno, dopo che alcune voci, che non trovavano una spiegazione razionale, sarebbero state captate dalle apparecchiature radio.
Interessi e supposizioni teoriche avvinsero anche lo scienziato Thomas Edison il quale credeva di poter inventare un dispositivo simile ad un grammofono in grado di captare le voci dei defunti.

In Italia uno dei nomi di maggior spicco quando si parla di psicofonia è Marcello Bacci, che conduce esperimenti sulle voci dal 1970.

Bacci, all’inizio della sua attività di sperimentatore utilizzò sempre registratori magnetici, in particolare il Saba Hi-Fi 554. Il registratore veniva utilizzato come per una comune registrazione, con l’unica eccezione che nella capsula del microfono erano inseriti due diodi al germanio ai quali era collegato un filo come antenna.

Bacci ha raccolto con questo sistema circa 30mila voci.

Nessun commento:

Posta un commento